PNRR FUTURA

M4C1.1 Investimento 1.4 DM 19:
Riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica

M4C1.2 Investimento 2.1:
Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico – DM 66

M4C1.3 Investimento 3.1:
Nuove competenze e nuovi linguaggi – DM 65

M4C1.3 Investimento 3.2:
Framework 1 – Next Generation Classrooms

M4C1.3 Investimento 3.2:
Framework 2 – Next Generation Labs

 

La pandemia, e la conseguente crisi economica, hanno spinto l’UE a formulare una risposta coordinata a livello sia congiunturale, con la sospensione del Patto di Stabilità e ingenti pacchetti di sostegno all’economia adottati dai singoli Stati membri, sia strutturale, in particolare con il lancio a luglio 2020 del programma Next Generation EU (NGEU).

Il NGEU intende promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere. Il Regolamento RRF enuncia le sei grandi aree di intervento (pilastri) sui quali i PNRR si dovranno focalizzare1:
• Transizione verde
• Trasformazione digitale
• Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
• Coesione sociale e territoriale
• Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale
• Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani

Venendo infine alle politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani, i Piani nazionali devono migliorare i sistemi educativi e di cura della prima infanzia, nonché le competenze di tutta la popolazione, comprese quelle digitali. Le nuove generazioni di europei non devono subire danni permanenti dalla crisi COVID-19. In linea con i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali, gli Stati membri devono puntare a colmare i divari generazionali e rafforzare le politiche attive del lavoro e l’integrazione dei disoccupati. Risorse aggiuntive devono essere investite nel miglioramento dell’accesso e delle opportunità per bambini e giovani e all’istruzione, alla salute, all’alimentazione e agli alloggi.

La Missione 4 mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.

M4C1.1 MIGLIORAMENTO QUALITATIVO E AMPLIAMENTO QUANTITATIVO DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Gli investimenti materiali ed immateriali previsti per questa linea d’azione e le numerose riforme abilitanti, che ambiscono a ridefinire il quadro normativo ed istituzionale in modo che gli investimenti stessi possano essere efficaci, comportano finanziamenti sul PNRR di 11,01 miliardi di euro. Essi coprono l’intera filiera dell’istruzione.

Investimento 1.4: Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado – DM 19
La misura ha un triplice obiettivo:
• Misurare e monitorare i divari territoriali, anche attraverso il consolidamento e la generalizzazione dei test PISA/INVALSI
• Ridurre i divari territoriali in Italia per quanto concerne il livello delle competenze di base (italiano, matematica e inglese), inferiore alla media OCSE, in particolare, nel Mezzogiorno
• Sviluppare una strategia per contrastare in modo strutturale l’abbandono scolastico

M4C1.2 MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI DI RECLUTAMENTO E DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
Il rafforzamento dell’offerta formativa presuppone un miglioramento delle competenze del corpo docente in servizio, a partire dal suo reclutamento. A tal fine, la riforma del sistema di reclutamento dei docenti ridisegna le procedure concorsuali per l’immissione nei ruoli del personale docente rafforzando, secondo modalità innovative, l’anno di formazione e prova, mediante una più efficace integrazione tra la formazione disciplinare e laboratoriale con l’esperienza professionale nelle istituzioni scolastiche. Completa il processo di rafforzamento delle competenze una riforma che introduce un sistema di formazione continua in servizio. Questo, insieme ad una migliore pianificazione del bisogno di insegnanti, consentirà di affrontare il cronico mismatching territoriale.

Investimento 2.1: Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico – DM 66
La linea di intervento promuove lo sviluppo delle competenze digitali del personale scolastico per favorire un approccio accessibile, inclusivo e intelligente all’educazione digitale. Finalità principale è la creazione di un ecosistema delle competenze digitali, in grado di accelerare la trasformazione digitale dell’organizzazione scolastica e dei processi di apprendimento e insegnamento, in coerenza con il quadro di riferimento europeo delle competenze digitali DigComp 2.1 (per studenti) e DigCompEdu (per docenti). La misura prevede: la creazione di un sistema multidimensionale per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale, articolato in un polo di coordinamento sull’educazione digitale promosso dal Ministero dell’istruzione.
L’attuazione di questa linea di intervento è assicurata dal Ministero dell’Istruzione e coinvolgerà circa 650.000 persone tra docenti e personale scolastico e oltre 8.000 istituzioni educative

M4C1.3 AMPLIAMENTO DELLE COMPETENZE E POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE
La qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento dipende fortemente dalla riqualificazione e dall’innovazione degli ambienti di apprendimento. Le misure di seguito presentate hanno l’obiettivo di potenziare la didattica digitale e diffondere l’insegnamento delle discipline STEM e del multilinguismo, sia nei percorsi scolastici che all’università. Allo stesso tempo, si prevedono importanti investimenti di carattere infrastrutturale, sia per digitalizzare gli ambienti di apprendimento, sia per colmare le carenze degli edifici scolastici in termini di sicurezza ed efficienza energetica.

Investimento 3.1: Nuove competenze e nuovi linguaggi – DM 65
Indipendentemente dai divari tra nord e sud, la nostra scuola primeggia a livello internazionale per la forte base culturale e teorica. Senza perdere questa eredità, occorre investire in (a) abilità digitali, (b) abilità comportamentali e (c) conoscenze applicative.

Investimento 3.2: Scuola 4.0 – scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori – Next Generation Classroom e Labs
La misura mira alla trasformazione degli spazi scolastici affinché diventino connected learning environments adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro. Con questo progetto si persegue l’accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative:
• Trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in connected learning environments, con l’introduzione di dispositivi didattici connessi
• Creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo
• Digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche
• Cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici e relativi dispositivi
L’attuazione di questo investimento sarà a carico del Ministero dell’Istruzione.